Pomeriggio al Giardino Atelier Sculture del Maestro Francesco Sposito – Grazie!

Pomeriggio al Giardino Atelier Sculture del M° Francesco Sposito

LUOGO DEL CUORE FAI 2019 – Sabato 18 Maggio 2019 – ore 16,00

All’interno di un accogliente grande atrio e alla presenza di un centinaio di spettatori, mentre dei bimbi correvano felici senza disturbare nel giardino tra le sculture del Maestro Sposito, si è esibito il grandissimo Quartetto di chitarre NAAM (M° Nicola Fenzi, M° Alessandro Nobili, M° Mario Pingitore, M° Antonella Vizzi). L’ ascolto seduti all’interno della sorprendente enclave artistica è stato un doppio godimento: per la qualità della musica e per l’atmosfera di bella limpida umanità che aleggia in ogni dove.

Dal ritmo delle chitarre gli spettatori sono poi passati al ritmo della prosa di Antonella Prenner, filologa e latinista dell’Università Federico II di Napoli, che ha presentato il suo romanzo “Tenebre“. La scrittrice ha da subito conquistato l’attenzione e l’ammirazione di tutti, perché ogni suo intervento, mai distaccato, ha mostrato nei fatti che, come i giovani maestri chitarristi, anche lei giovane scrittrice non si sottraeva al sacrificio di un quotidiano impegnativo allenamento. Un allenamento non con il plettro ovviamente, ma con le parole, che la Prenner sa usare con grande vera potente maestria. Perciò ascoltarla o leggerla procura un gradimento ricco di echi interiori.

Belli anche i momenti di presentazione curati dalla prof. Gloria Piras, che non ha mai usato parole di circostanza, ma ha parlato in modo schietto con competenza e coinvolgimento sincero.

Il pomeriggio si è concluso con un buon buffet e una visita guidata alle opere del Maestro Sposito grazie al sole tornato a risplendere. Unico neo: non è stato possibile portare a compimento il concorso lanciato per l’occasione, perché dalle scuole non sono arrivati i disegni richiesti. Peccato. Nel prossimo anno scolastico proveremo a replicare l’incontro Scuole-Giardino Atelier Sposito e lavoreremo per un differente esito. Perché? Perché non fare cogliere alle scuole pisane una simile opportunità è davvero uno spreco.

E oggi – come tutti sanno – lo spreco è male!