In ricordo di Lorenzo

 In Legami

Lorenzo era uno studente del Liceo Artistico Russoli che aveva partecipato a Letture in hospice condividendo anche la sua passione per la musica.

Lorenzo è morto a seguito di un incidente il 6 luglio 2016. Vogliamo ricordalo oggi, a 3 mesi dalla morte, per una settimana.

Le parole della sua professoressa Lucia Bacci

Lorenzo Malacarne, studente di 18 anni del Liceo Artistico Russoli, sede di Cascina, ha trovato la morte il 6 luglio 2016 in un incidente stradale di cui è stato vittima: una automobilista ubriaca ha investito lui che guidava serenamente e prudentemente lo scooter, portando sul sellino l’’amica Sara Cicciotto, anche lei rimasta uccisa.
Lorenzo faceva parte, nell’a.s. 2015/2016, della classe IV A, ed aveva come docente di italiano la prof.ssa Lucia Bacci che, a lui e ad altri compagni, aveva proposto di leggere all’Hospice dei malati terminali poesie sulle montagne di Antonia Pozzi il sabato pomeriggio 30 aprile.
Lorenzo aveva accettato con entusiasmo sia la proposta di leggere, sia quella di suonare un brano con la tromba all’inizio e alla fine della lettura.
L’entusiasmo e la gioia unita a una grande generosità e bontà d’animo sono infatti i doni che caratterizzavano la sua persona: a tutti portava il suo sorriso, tutti rincuorava con le sue battute.
dsc_0137Così la mattina del 30 aprile 2016, durante le prove generali della lettura di poesie nella sede di Pisa della scuola, dove la prof.ssa Bacci aveva radunato i lettori dalle sue classi della sede di Cascina e di Pisa, Lorenzo aveva subito fatto amicizia con le nuove compagne “pisane”, rincuorando quelle intimorite ed aiutando nella lettura le più insicure.
Così nella sua classe Lorenzo si spendeva con i compagni in difficoltà con lo studio, e si spendeva per animare le manifestazioni organizzate dalla scuola che, grazie a lui, alla sua capacità di “presentatore”, avevano un grande successo di pubblico.
Ed era inquieto Lorenzo, specie nel secondo quadrimestre, tutto preso dal vagliare la tradizione ricevuta dalla famiglia, come fa chi sta diventando grande e vuol far suo ciò che ha ricevuto.
Era inquieto, si sentiva un po’ strano, “non appagato”, nulla gli bastava, il suo cuore era alla ricerca di una risposta alle tante domande che lo assillavano.
Era alla ricerca della sua “destinazione”, come nella canzone What’s Up delle Four non Blondes che gli piaceva e di cui aveva parlato con la prof.ssa Bacci in treno, tornando da Firenze dopo aver vinto a febbraio con quattro compagni una menzione di onore al concorso dei Colloqui Fiorentini per un’opera in legno su Ungaretti.
Lorenzo ha raggiunto la sua destinazione il 6 luglio 2016, chiudendo la sua breve esistenza terrena dopo “aver fatto il bene”, ed “aver portato la pace e la gioia”, cioè dopo aver fatto qualcosa che oggi viene ritenuto quasi impossibile.
E una così bella esistenza è stata interrotta da chi si è messo al volante ubriaco, portando la morte là dove pulsava una bella vita.

Il ricordo di Lorenzo della compagna di banco Giulia Bonannini

Lorenzo che dire… eccomi qui a scrivere le parole che speravo di non dover mai scrivere.
È inutile ribadire quanto la nostra amicizia sia stata bella e importante per me.
Da quando non ci sei più la scuola nella quale abbiamo messo anima e cuore per quattro anni sta diventando un museo di ricordi, ogni giorno che passa diventa più difficile da sostenere, i corridoi sono vuoti senza di te che li riempivi di gioia e ottimismo per il futuro, ma ancora più straziante è avere quel banco vuoto accanto ad ogni ora sgombero da tutte le risate e i sorrisi durante le ore di lezione.

Ho sentito molte volte la frase che dice “capisci il valore che hanno veramente le cose solo quando le perdi” ed infatti ora la capisco a pieno!
tu eri un valore inestimabile, un amico sincero che ti aiutava in ogni caso anche a costo di sprecare tempo ed energie. Il vuoto che hai lasciato è una ferita che fa male e che non si cicatrizza, possiamo solo imparare a conviverci.

lorenzo-e-la-sua-classeRicorderò per sempre le ultime parole che mi hai detto, le parole che dicevi sempre prima di andare via “mi raccomando fai a modo” e proprio così io “farò a modo” per il futuro, finirò la scuola che abbiamo iniziato insieme mettendoci tutto l’impegno e la determinazione che avevi te con la quale trascinavi anche me e mi facevi combattere per avere i risultati migliori di quelli che aspiravo anche se ho paura! Ho paura di non farcela senza di te che eri il bastone che mi dava sicurezza quando ero preoccupata tu mi dicevi sempre “ma cosa vuoi che sia, andrà tutto bene”.
Io conserverò queste parole come oro.
Ma tu fammi un favore ovunque tu sia se puoi, restami e restaci vicino ne abbiamo bisogno, io i tuoi amici e la tua famiglia… che ti ha voluto bene e te ne vorrà ancora per sempre!
E mi raccomando fai a modo!!

 

Il ricordo di Lorenzo di Daniela Ferretti, compagna del gruppo di Letture in hospice

NON MUORE MAI CHI VIVE NEL CUORE DI CHI RESTA
Questa frase descrive il pensiero di ogni essere umano che perde una persona cara,come è successo a tutti noi.
Abbiamo perso te,la tua presenza,la tua voglia di vivere,il tuo modo di essere un ragazzo meraviglioso: aiutavi chiunque aveva bisogno,col tuo sorriso tiravi su il morale a tutte le persone che ti vedevano circolare nei corridoi della scuola. Ora non è più così, è una monotonia tornare tra i banchi di scuola e sapere che non ci sei stringe il cuore a tutti noi, anche a noi che siamo compagni di scuola ma di classi diverse. Quello che cerco di farti arrivare lassù è il mio pensiero. Ogni sera penso sempre a te e alle persone a me care che mi hanno lasciato prematuramente,in particolar modo a te,e al mio papà e a voi due arriva un pensiero speciale. Infatti entrambi siete stati due uomini da invidiare,sempre col sorriso,nel bene e nel male ed è così che sarà,finché io sarò qua, ti e vi ricorderò sempre col sorriso!
La morte arriva sempre quando meno te l’aspetti…
Una sera come le altre esci con i tuoi amici per divertirti,come tutti i ragazzi della nostra età, i tuoi genitori ti aspettano a casa felici di rivederti, ma questa volta Dio ci ha giocato un brutto scherzo,ha fatto soffrire tutti noi,ha deciso che in questo mondo così piccolo,tu eri troppo grande e ti ha portato via,ricordati che ti ha portato via dalla terra, ma non ti porterà mai via dai nostri cuori!!!
Una mattina come le altre apro whatsapp, scarico un’immagine “schianto nella notte,muore giovane di 18 anni” con la tua foto accanto, corro in cucina, lo dico a mamma, lei cerca di tranquillizzarmi… mentre sono làche piango mi dice che tu vorresti vedermi felice, ma io non ce la faccio, mi sono fatta una promessa, qualsiasi cosa accada, penserò al tuo sorriso così contagioso, che sarà in grado di farmi sorridere anche me!!
Ehi Lore, ricordati che sei la gioia più bella in questo piccolo mondo! Ciao tesoro,ci vediamo nella scuola dei miei sogni!! Ciao Angelo

Il ricordo di Lorenzo di Deborah Mandini e Margherita Marino, compagne di Pisa del gruppo di Letture in hospice

Ti abbiamo conosciuto poco,solo alla lettura delle poesie per i malati terminali. Ci hai colpito molto per la tua gentilezza e la tua sensibilità. Eri sempre sorridente, suonasti anche la tromba e ci emozionasti tutti. Chi l’avrebbe mai pensato che non avremo avuto poi il tempo per conoscerti meglio. Ma certamente non ti dimenticheremo mai. Spero che tu ora sia con Sara in un posto splendido tutti e due insieme. Come ci dicesti tu “è stato bello conoscervi”.

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Showing 3 comments
  • benedetta e roberto
    Rispondi

    Vi ringrazio di cuore , leggendo questi pensieri dedicati a mio figlio , così veri spontanei e amorevoli, mi sono commossa . Nel grande dolore che vivo tutti i giorni, queste
    testimonianze , mi riempiono di gioia , e potrò rileggere anche quando ci saranno i giorni più bui . Ringrazio la Sig .ra Prof.ssa Bacci Lucia per l’iniziativa che ha avuto
    nel ricordare Lorenzo personalmente e tramite i ragazzi che lo hanno conosciuto . Un grande abbraccio a tutti voi , Benedetta Montagnani e Roberto Malacarne .

    • Rosanna Prato
      Rispondi

      Carissimi Genitori di Lorenzo,
      un figlio quando è piccino appartiene solo ai suoi parenti; quando cresce appartiene anche ai suoi amici, alla sua scuola ed alla sua città. Perciò la morte di un ragazzo non è un evento solo privato e rende più povera tutta la comunità.
      Io c’ero il 30 Aprile all’hospice di Pisa ad ascoltare Lorenzo e i suoi compagni, e mentre  vostro figlio concentrato e gentile suonava … emozionata pensavo a quanto era bella quella gioventù che di sabato pomeriggio faceva tutto ciò che era in suo potere per intensificare il palpito di vita di quel luogo! 

      Ritroviamoci qui sul sito il prossimo 6 novembre e, se sarà possibile, riascolteremo insieme quel suono di tromba concentrato e gentile…  

      Rosanna Prato

      • Benedetta Montagnani
        Rispondi

        Gentilissima , Sig.ra Rosanna Prato la ringrazio per quello che è riuscita a realizzare , un momento toccante che ci rimarrà come ricordo le sono infinitamente grata.
        Un forte abbraccio Benedetta Montagnana e Roberto Malacarne.

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